Stagione Monti RRj 2021/22: la presentazione ufficiale dello staff tecnico

Con la più tipica e apprezzata delle tradizioni, il terzo tempo, la Monti Rugby Rovigo Junior ha aperto la stagione 2021/22. Oltre 200 persone al campo sportivo Marvelli, tra giocatori e genitori, hanno celebrato insieme una ripartenza particolarmente significativa sia per il post covid, sia perché il prossimo anno la Monti avrà ben 50 candeline da spegnere sulla sua torta.


E se guardare indietro crea un certo orgoglio considerata la quantità di atleti professionisti usciti dal vivaio, la Monti si è presentata come una società che vuole guardare al futuro: “Il principio fondante di tutte le nostre attività è reputare il rugby come uno sport altamente educativo, esempio di stile di vita sana, morale, rispettosa delle regole e uno sport formativo degli uomini di domani. Ci impegniamo quindi a formare e crescere giovani rugbisti, portatori di sani valori come solidarietà, tenacia e umiltà”…

Staff tecnico 2021/22


Il punto focale della serata è stato la presentazione dello staff tecnico a partire da Joe McDonnell direttore sportivo di tutto il progetto Monti.


Presentato poi tutto lo staff mettendo l’accento sulla preparazione atletica come elemento differenziante del progetto Monti: dall’Under 15 in su c’è uno staff interamente dedicato e coordinato da Peter Pavanello, Alessandro Fioravanti e Marco Davin come responsabile della palestra. Ma proprio tutte le Under, fin dall’Under 5 alla 13, fanno un allenamento settimanale di atletica leggera in collaborazione con la società Discobolo al campo Coni.


Presentati poi gli allenatori.
Under 17 Luca Chiarion, Younis Anouer, Matteo Pozzato (arbitro) e Fioravanti Alessandro preparatore atletico.
U 15 Pegoraro Emanuele, Polla Roux.
U13 Pusceddu Emanuele, Tellarini Iacopo.
U11 Thomas Rimati.
U9 Roberto Rizzati.
U7 Riccardo Mizzon.
U 5 le educatrici Caterina Altieri e Denise Bellotto.


Alla serata ha partecipato anche l’head coach della Rugby Rovigo Allister Coetzee che ha voluto “toccare con mano”, condividere l’atmosfera delle giovanili e parlare con dirigenti e staff tecnico.

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